Dagli USA alla musica, le mire espansionistiche di Play’n GO

Play’n GO, colosso svedese da anni tra i leader mondiali nella fornitura di contenuti e giochi da casinò online, ha ormai allargato il proprio business, non solo in senso geografico. Se infatti uno degli obiettivi dichiarati è quello di consolidarsi come provider negli Stati Uniti e testare altri mercati emergenti, c’è anche un vero progetto musicale che sta crescendo bene.

Play'n GO logo

Play’n GO è ormai molto di più che un semplice provider di giochi da casinò online

Play’n GO “invade” Las Vegas, anche con la musica

L’occasione era di quelle ghiotte, perché il Global Gaming Expo – detto anche G2E – è uno di quegli eventi immancabili, per operatori e addetti ai lavori interessati al mercato statunitense del gaming. Play’n GO, colosso svedese ormai da anni tra i leader mondiali per la produzione di contenuti da intrattenimento per casinò, in particolare slot online, aveva annunciato la sua presenza e non certo per passare inosservata.

Al Venetian Expo Center, Play’n GO era presente con un enorme stand da oltre 530 metri quadri, in cui non venivano illustrate solo le ultime novità in materia di giochi da casinò. Durante la fiera, era previsto ampio spazio anche per un progetto che ormai definisce il colosso svedese non più come un mero provider di giochi. Parliamo di Play’n GO Music, vera e propria divisione musicale dell’azienda.

Lanciata a fine 2023, Play’n GO Music era la punta dell’iceberg di un lavoro di produzione sulle colonne sonore delle slot e di altri giochi, per i quali l’azienda veste i panni del produttore di artisti emergenti, soprattutto in ambito dance. Al G2E di Las Vegas veniva infatti presentato il primo singolo prodotto in collaborazione con MoneyGram Haas F1 Team.

Play’n GO in espansione globale

Tornando alla G2E di Las Vegas, si trattava della terza presenza consecutiva di Play’n GO alla fiera, così come sono tre anni che il gruppo è operativo sui mercati regolamentati statunitensi. Al momento, l’azienda è presente in Connecticut, Michigan, New Jersey, Pennsylvania e West Virginia, con l’ovvia intenzione di espandersi. Dipenderà anche da chi vincerà tra Kamala Harris e Donald Trump, ma non troppo.

Secondo Morgan Stanley, infatti, comunque vadano le elezioni, da qui al 2026 saranno soltanto quattro gli stati USA che si aggiungeranno a quelli che già hanno legalizzato il gioco online. Il totale dei mercati “regional” degli Stati Uniti d’America crescerebbe così fino a undici e Play’n GO sarebbe fortemente interessata a entrarvi. L’obiettivo dichiarato dell’azienda è occupare ogni singolo mercato regolamentato nel mondo.

Certo il pubblico USA è importante anche per capacità di spesa, e molti titoli Play’n GO hanno già dimostrato di riscuotere enorme gradimento. Parliamo di slot online che sono stati e sono grandi successi anche da noi, come Book of Dead, Gemix 2, Rise Of Olympus, Moon Princess. E poi c’è la saga Reactoonz, l’ultimo episodio della quale aveva fatto da test per il progetto Play’n GO Music.

Domenico Gioffrè
Una delle cose che più adoro del mio lavoro è che in esso la forma è sostanza, in tutti i sensi. E per questo va ricercata, curata, coccolata.
Scritto da: Domenico Gioffrè