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Gioco d’azzardo, il Mef: slot e scommesse a rischio riciclaggio

Scritto da: Nino Lucchesi
Scritto il: 27.06.2019

Il Comitato di Sicurezza Finanziaria del Ministero di Economia e Finanza ha recentemente divulgato i risultati dell’analisi condotta per l’anno 2018 relativa al riciclaggio di denaro e all’eventuale finanziamento delle attività terroristiche in Italia. Dal rapporto emerge chiaramente ancora una volta come il settore del gioco d’azzardo sia particolarmente contaminato dalla criminalità organizzata nel nostro Paese.

Il Ministero di Economia e Finanza, in sovraimpressione la bandiera italiana

Il Mef avverte: rischio riciclaggio per slot e scommesse in Italia.

Una presenza che in effetti non si limita ai contesti di gambling e betting illegali, ma che si è ormai estesa anche all’interno di contesti conformi e regolamentati dall’Agenzia Dogane e Monopoli. È proprio in virtù della loro legalità, questi stessi contesti consentono di “ripulire” denaro proveniente da fonti illecite e dunque sono particolarmente attraenti per mafie e associazioni criminali, sia italiane che straniere.

Le slot da bar e le scommesse a quota fissa i giochi più a rischio

Chiaramente non tutti i giochi presenti nel settore gambling e betting presentano la stessa vulnerabilità e il tasso di coinvolgimento degli stessi all’interno di attività criminali è altamente variabile a seconda dei diversi casi. Per quanto riguarda l’azzardo, su rete fisica risultano senza dubbio più implicate le VLT (cosiddette Video Lottery Terminal), insieme alle scommesse a pronostico con quota fissa. In entrambi i casi il profilo di rischio maggiore è quello relativo al riciclaggio di denaro illecito, motivato dal complesso monitoraggio che richiedono i flussi di liquidi provenienti da queste due tipologie ludiche, obiettivamente di difficile tracciabilità. Gli operatori di gioco hanno così commentato: “le novità normative di rango primario e secondario introdotte, consentono di mitigare i rischi connessi al settore. Mentre per l’attività di vigilanza possono essere migliorati i presidi esistenti nei settori che ad oggi presentano le maggiori vulnerabilità, insieme con il proseguimento e il potenziamento delle attività di monitoraggio”.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi