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Gioco d’azzardo, Malta fuori dalla “lista grigia” dopo un anno

Scritto da: Nino Lucchesi
Scritto il: 30.06.2022

La notizia era nell’aria e adesso è ufficiale: da pochi giorni Malta, ormai da tempo una delle capitali mondiali del gioco d’azzardo internazionale, è ufficialmente fuori dalla “grey list” (lista grigia) in cui il GAFI/FATF – Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale o Financial Action Task Force – l’aveva inserita un anno fa, sospettando rischi legati al riciclaggio di denaro e al finanziamento di gruppi terroristici.

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GAFI, dopo oltre un anno Malta lascia la “lista grigia” dei Paesi sospettati di riciclaggio.

Grey list GAFI: dopo un anno Malta è fuori

Una notizia che era nell’aria ma non scontata, considerando che dopo i controlli avvenuti lo scorso marzo la situazione era rimasta invariata, e che era allo stesso tempo estremamente attesa da tutti gli appassionati. Il gioco legale è infatti una prerogativa fondamentale per moltissime aziende che operano nel settore, spesso soggette indirettamente a pesanti danni d’immagine a causa di chi lavora in modo illegale.

Accade infatti piuttosto frequentemente che la tentazione di chi non conosce a fondo l’industria del gioco d’azzardo sia quella, come si suol dire, di “buttare via il bambino con l’acqua sporca”. In questo senso il mercato ha più volte dovuto difendersi da solo aderendo a parametri e sviluppando sistemi per il gioco responsabile, e certo la presenza di Malta nella famosa “lista grigia” non aiutava in questa direzione.

Per fortuna, dopo un anno, il “purgatorio” maltese si è concluso. Individuate le criticità presenti insieme al GAFI, il Paese è intervenuto con un piano d’azione mirato in tre punti: controlli specifici sugli individui titolari delle aziende operanti nel gambling, maggiore e migliore controllo delle informazioni a proposito della provenienza del denaro per contrastare in modo efficace il riciclaggio internazionale.

Una notizia che fa bene a tutta l’industria

A marzo, il GAFI aveva analizzato le misure adottate da Malta e le aveva sostanzialmente promosse, rimandando però l’uscita dalla gray list di alcune settimane e collegandola a un controllo mirato in loco da parte dei suoi agenti. Questo si è concluso nel corso dell’ultima settimana di giugno: constatata l’efficacia delle norme adottate, il gruppo ha infine rimosso quella che molti considerano la capitale europea del divertimento dalla lista.

L’industria, come detto, ha accolto con sollievo l’evento, sottolineando in una nota ufficiale che quanto accaduto rappresenta l’impegno costante nella lotta contro il gioco illegale, una piaga per cui indagini trasparenti e approfondite sono benvenute. Soltanto così, infatti, è possibile promuovere l’immagine di un movimento sano, che fornisce lavoro a migliaia di persone e creare l’ambiente giusto per investimenti a medio e lungo termine.

È ormai noto a molti come associazioni criminali e terroristiche utilizzino il gioco d’azzardo per riciclare denaro sporco. È tuttavia sbagliato “sparare nel mucchio”, dato che istituzioni indipendenti come il GAFI sono nate proprio per vigilare su certe questioni. Proprio a causa di queste indagini, contemporaneamente all’uscita di Malta, Gibilterra è finita nella grey list e si preparerà a un iter simile, non semplice ma necessario per garantire un gioco pulito e legale per tutti.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi