La situazione del betting in Spagna, in attesa di nuove leggi
Si prospettano tempi difficili per gli operatori scommesse online in Spagna. Nella penisola iberica, infatti, il Governo ha recentemente confermato di voler prendere molto sul serio le indicazioni ricevute dall’ombudsman civico in merito alla pubblicità diretta e indiretta nel Paese. Si prevede un’azione molto restrittiva da parte del governo a guida socialista, che potrebbe anche giungere a un divieto delle sponsorizzazioni, sulla falsariga della legislazione italiana, il cosiddetto Decreto Dignità.
Le raccomandazioni del garante e le prospettive del governo
Qualche mese fa, l’ombudsman civico spagnolo, una sorta di figura istituzionale assimilabile al ruolo che da noi hanno le authority di controllo come l’AGCOM, ma più orientata nello specifico alla tutela dei cittadini, aveva fornito una lista di raccomandazioni alle istituzioni governative iberiche, relativamente allo stato dell’arte per quanto riguarda il gioco e le scommesse online nel Paese.
Secondo i media locali, il PSOE (Partido Socialista Obrero Español, la principale forza di sinistra in Spagna), compagine attualmente al governo seppure priva di una maggioranza nel Paese, sarebbe dell’idea di promulgare un regio decreto, destinato a diventare legge federale in tutto il Paese, contenente nuove e più severe norme di regolamentazione della pubblicità diretta e indiretta dei siti scommesse.
È il Ministro delle Finanze, in particolare, ad aver assorbito le linee-guida dell’ombudsman, e a spingere per la promulgazione di questo decreto. Nelle intenzioni del Governo, esso dovrebbe prevedere il bando completo di qualsiasi forma di pubblicità diretta o indiretta alle scommesse online in Spagna, con l’unica esclusione delle lotterie regionali e dell’ONCE, una lotteria benefica nazionale rivolta alle vittime di disabilità psicomotoria e cecità. L’ombudsman raccomanda che il governo formi un apposito quadro legislativo anche in merito alla concessione delle licenze ai singoli operatori, nonché alle forme di pubblicità anche attraverso i canali digitali.
La reazione degli addetti ai lavori è stata durissima: i leader del mercato hanno criticato le raccomandazioni dell’ombudsman, sostenendo che esse sono redatte considerando i bookmaker regolari alla stessa stregua degli operatori del mercato nero, e quindi su una agenda basata su pregiudizi e cattiva informazione.
Come sta il betting in Spagna
In tutto questo, alle raccomandazioni dell’ombudsman si sono aggiunti i report relativi al fatturato del mercato del gambling online spagnolo per il secondo trimestre del 2019. I dati sono scoraggianti, se confrontati al primo trimestre, ma buoni in confronto allo stesso periodo del 2018. Il fatturato complessivo è stato di 178.4 milioni di euro, ovvero un + 6.7% rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso, e un -7.9% rispetto al primo trimestre di quest’anno.
Le scommesse sportive sono però la maglia nera: i proventi legati al betting ammontano a 86.5 milioni di euro, ovvero l’1.3% in meno rispetto al 2018, e addirittura il 15% in meno rispetto al primo trimestre. Il mercato nel suo complesso regge quindi grazie soprattutto ai proventi del casinò. Chiaro che in un contesto così difficile, l’eventuale promulgazione delle nuove norme anti-pubblicità non potrà che generare altre preoccupazioni per tutti i bookies online operanti in Spagna.