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Malta resta nella “grey list” dell’antiriciclaggio internazionale

Scritto da: Nino Lucchesi
Scritto il: 24.03.2022

La Financial Action Task Force o GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale), ente intergovernativo che si occupa di combattere a livello internazionale contro il riciclaggio di denaro, non ha completamente sciolto le proprie riserve nei confronti di Malta, che resta quindi sotto osservazione e inserita nella speciale “lista grigia” stilata dalla stessa agenzia e di cui fa parte dalla scorsa estate.

Mazzo di carte, roulette e dadi, logo FATF, bandiera di Malta

La Financial Action Task Force continua a tenere sotto osservazione Malta.

Per il GAFI Malta resta “osservata speciale”

Ma cos’è la cosiddetta “grey list” o lista grigia stilata dal GAFI? Si tratta di un elenco di Paesi e giurisdizioni che l’ente considera carenti nella lotta all’antiriciclaggio e al possibile finanziamento del terrorismo. Paesi che, dunque, devono essere costantemente monitorati in attesa che migliorino i propri standard secondo un piano stilato insieme alla stessa agenzia.

Fin da quando è stata inserita nella lista grigia, Malta si era impegnata a ottenere risultati concreti in breve termine con l’obiettivo di tornare a far parte dei Paesi affidabili. Ma pur riconoscendo l’impegno e i progressi ottenuti dallo scorso luglio a oggi, il GAFI ha ritenuto gli stessi ancora non del tutto sufficienti per garantirne la piena riabilitazione.

In base alle valutazioni fatte ai tempi dai propri esperti, il gruppo aveva stabilito che la legge maltese non garantisse ai propri rappresentanti la possibilità di lottare concretamente contro il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento al terrorismo, gli obiettivi del GAFI fin dalla sua fondazione datata 1989. Evidentemente i progressi ottenuti fino a oggi sono stati considerati insufficienti anche da questo punto di vista.

Situazione migliorata, ma si può fare di più

Tuttavia, è stato lo stesso Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale a riconoscere che nonostante Malta resti nella grey list questa situazione potrebbe presto cambiare, valutando positivamente le significative riforme che il Paese ha attuato in questo periodo e il miglioramento degli strumenti che vengono utilizzati per colpire il riciclaggio. Una revisione in loco che garantisca la piena attuazione delle norme potrebbe presto garantire l’uscita dalla lista.

Le liste del GAFI vengono utilizzate per identificare i Paesi carenti di leggi e strumenti nella lotta al riciclaggio di denaro illegale e al finanziamento al terrorismo. A oggi, nella lista nera compaiono Iran e Corea del Nord, mentre in quella grigia Malta è in compagnia di Albania, Barbados, Burkina Faso, Cambogia, Cayman, Filippine, Giamaica, Giordania, Haiti, Mali, Marocco, Birmania, Nicaragua, Pakistan, Panama, Senegal, Siria, Sudan, Turchia, Uganda, UAE, Yemen e Zimbabwe.

Il gioco d’azzardo illegale è uno dei mezzi più importanti utilizzati da mafie e gruppi terroristici per riciclare il denaro sporco. Ecco perché il lavoro della Financial Action Task Force è tanto importante, così come l’impegno dei Paesi finiti nella lista grigia ad adottare le misure necessarie per essere cancellati. Vedremo cosa riserverà il futuro a Malta, ormai da tempo uno dei centri del gioco d’azzardo mondiale.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi