Mega Millions, la vincita record deve essere ancora reclamata
13-36-45-57-67. Numero Mega Ball: 14. Sono questi i numeri che lo scorso 29 luglio hanno cambiato la vita del misterioso e fortunato vincitore della lotteria Mega Millions. Un premio strepitoso: 1,34 miliardi, la vincita più alta nella storia dello stato dell’Illinois, la seconda in quella delle lotterie negli Stati Uniti. E che ancora non è stata ufficialmente reclamata da nessuno.
Mega Millions, il vincitore resta nell’ombra
L’attenzione mediatica intorno al caso è ovviamente altissima: tutti vorrebbero sapere chi si è aggiudicato un premio così importante, acquistando un biglietto alla fine di luglio in una stazione di servizio Speedway nei pressi di Des Plaines, un sobborgo di Chicago. A distanza di un mese, però, tutto tace. Una situazione che però è del tutto normale quando si tratta di casi come questo.
L’enorme importo della cifra vinta potrebbe infatti aver spinto il vincitore a prendere tempo per svariati motivi: emozione, prima di tutto, ma anche la richiesta di una consulenza legale e finanziaria, oltre a tutte le cautele del caso per mantenere l’anonimato. Niente di sorprendente, insomma, come racconta la portavoce dell’Illinois State Lottery Emilia Mazur quando è stata intervistata sul caso.
Il vincitore ha un anno di tempo per reclamare la vincita, ma non potrà comunque aspettare troppo prima di contattare la lotteria di Stato: secondo le regole, infatti, entro 60 giorni deve essere specificata la modalità d’incasso. La scelta? Ottenere l’intera cifra in diverse rate trentennali oppure poco più del 50% (780,5 milioni) in un’unica soluzione. Scelta quest’ultima che diventerà automatica dopo la scadenza del 60° giorno dalla vincita.
Premi non reclamati: cosa succede in Italia?
Molto difficile, dunque, che la vincita record del Mega Millions non venga reclamata, soprattutto se il vincitore dovesse aver già deciso di procedere all’incasso in un’unica soluzione. Non impossibile, però. Infatti, non sono poche le vincite non reclamate nella storia, spesso – ma non sempre – di minore entità. Un fenomeno che anzi risulta essere sempre attuale in tutto il mondo. Italia compresa.
Soltanto nel 2018, secondo i dati forniti a suo tempo dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), gli italiani hanno dimenticato di riscuotere complessivamente la bellezza di 228 milioni di euro. Un dato in continua ascesa, che si compone di numerosi premi lasciati soprattutto in lotterie istantanee come Gratta&Vinci: biglietti magari letti distrattamente, buttati frettolosamente. I cui premi tornano comunque all’Erario, escluso il 3,9% destinato a Lotterie Nazionali e l’8% riservato agli esercenti.
Soldi che, però, restano nelle casse dello Stato soltanto fino al concorso successivo, quando vengono reinseriti nei concorsi aumentando il jackpot complessivo. Particolarmente famoso in questo senso è il caso del primo premio “dimenticato” della Lotteria Italia 2009: il premio da 5 milioni di euro non fu mai reclamato, e l’anno successivo furono estratti due biglietti vincenti che assegnavano lo stesso ammontare.