Negli USA aumentano i casinò cashless: li vedremo mai in Italia?
Presentarsi al casinò e poter giocare la somma desiderata senza portare alcun contante con sé. Negli USA questa possibilità è una realtà grazie anche al gruppo italiano IGT, fornitore di servizi per diverse case da gioco. Ma che possibilità ci sono di replicare questi scenari anche nei casinò italiani? Cerchiamo di capire i pro e i contro dei pagamenti cashless.
Pagamenti cashless nei casino USA: come funzionano
L’annuncio da parte di IGT risale a qualche giorno fa. La International Game Technology, colosso italiano del gaming che fornisce servizi in molti paesi del mondo, ha reso noto di avere introdotto due soluzioni cashless, implementate proprio da IGT, nei sistemi di pagamenti consentiti all’interno dell’Indigo Sky Casinò di Wyandotte, in Oklahoma. I sistemi si chiamano Resort Wallet e IGT Pay.
Di primo acchito può sembrare bizzarra, l’idea di sedersi davanti alla slot machine di un casinò e giocare senza inserire banconote. Eppure, per gli utenti dell’Indigo Sky Casinò sarà proprio così. Basterà scaricare la app “Indigo Sky & Outpost Casinos”, disponibile sia per iOS che per Android. Quindi, una volta creato un account SkyWallet protetto da PIN, il gioco è fatto.
Il giocatore potrà quindi trasferire ogni volta che vorrà dei fondi dalle slot all’app, e viceversa. L’app è programmata per essere compatibile con la maggior parte delle carte di credito e debito sul mercato. Fatto ciò, il giocatore potrà divertirsi quanto vorrà, sempre entro eventuali limiti della carta o dell’istituto bancario, o eventuali limitazioni per motivi di gioco responsabile.
Cashless gaming in Italia: pro e contro
Anche se quello italiano è un popolo tendenzialmente conservatore, la progressiva riduzione del contante sta procedendo in maniera più scorrevole di quanto ci si potesse attendere. Infatti, le notizie parlano dell’Italia come un paese che fa registrare una notevole crescita dei pagamenti cashless, anche se il nostro paese rimane tra quelli meno avanzati in Europa, sotto questo aspetto.
Certo paesi cashless come quelli scandinavi, ma anche Canada e Nuova Zelanda, tutti ampiamente sotto il 5% di pagamenti in contanti, sono lontani. Però, il processo è iniziato e tanto basta, per adesso. Quello che ci chiediamo oggi è invece se e quando sarà possibile vedere introdotti i pagamenti cashless anche nei casinò italiani. In generale sembra ipotesi piuttosto difficile.
La difficoltà non risiede tanto in una certa ritrosia del giocatore medio all’idea di rinunciare all’amato cash, perché come si è visto l’italiano alla fine si adatta. I problemi potrebbero essere sostanzialmente due: da un lato eventuali conflitti con le leggi antiriciclaggio, dall’altro i possibili divieti di alcuni istituti bancari riguardo all’uso delle loro carte nel settore del gambling.