Osservatorio SWG: il gioco in Italia è vittima di pregiudizi
Oltre a rappresentare una grande risorsa sia per chi ci lavora che per le casse dell’erario, il gioco d’azzardo è per molti italiani una piacevole fuga dalla realtà, un passatempo con rischi e limiti di cui i giocatori sono spesso consapevoli nonostante i condizionamenti da parte dell’opinione pubblica. È quanto emerge dall’ultimo osservatorio sul tema realizzato da SWG in collaborazione con IGT.
Osservatorio SWG-IGT 2020-2022, ecco cosa emerge
I risultati delle interviste raccolte dal noto istituto di ricerche triestino SWG, attivo dal 1981 e dunque forte di oltre 40 anni di esperienza nel settore, parlano chiaro. Sono stati presentati all’interno dell’evento “Giocare da Grandi – Le rilevazioni dell’Osservatorio sul Gioco Pubblico 2020-2022”, andato in scena martedì 5 luglio a Palazzo Poli e moderato dal direttore di Formiche.net Giorgio Rutelli.
La ricerca coordinata con International Game Technology (IGT), l’azienda leader nel settore del mercato internazionale delle lotterie e delle scommesse che appartiene in quota maggioritaria al Gruppo De Agostini, ha evidenziato come il mondo dei giochi con vincita in denaro sia caratterizzato nell’immaginario degli intervistati essenzialmente da due elementi: l’adrenalina legata alle possibili vincite e la solitudine di chi giocando è responsabile ultimo delle proprie scelte nel bene e nel male.
Sotto quest’ultimo punto di vista, però, l’Osservatorio – che prosegue una ricerca cominciata nel 2020 e che viene condotta ogni anno su un campione di 3.000 soggetti – sottolinea che spesso la sensazione è che l’opinione degli intervistati finisca con l’essere influenzata dai luoghi comuni particolarmente diffusi nell’opinione pubblica. Dunque, da condizionamenti esterni che possono esprimere in modo errato l’immagine di un mondo per niente omogeneo.
Gli italiani amano giocare ma con prudenza
Quello che emerge in generale secondo SWG è che comunque il desiderio di divertirsi resta il principale motivo per cui tanti giocatori partecipano a giochi con vincite in denaro. Un atteggiamento comunque in cui la prudenza è addirittura in crescita, con meno di un intervistato su dieci che ha mostrato chiaramente di essere aperto a qualsivoglia forma di rischio legato al gioco.
Secondo le interviste, insomma, gli italiani sono generalmente consapevoli dei rischi legati al gioco: l’80% si considera prudente, il 70% comunque capace di individuare limiti che è bene non oltrepassare. Più del 90% dei soggetti definisce la ludopatia una dipendenza pericolosa, inferiore soltanto a quelle da alcol e internet, mentre la diffusione del gioco illegale è maggiormente percepita dai giocatori ma non nella sua concretezza.
Quest’ultimo fattore probabilmente dipende dalla mancanza di informazioni specifiche. Un segnale che le istituzioni potrebbero interpretare andando ad agire maggiormente sulla prevenzione nei confronti dei soggetti a rischio di azzardopatia e tutelando al tempo stesso il gioco legale, baluardo ultimo contro quello l’illegalità nel settore come evidenziato anche dai dati di un altro osservatorio promosso da Censis e Lottomatica sul tema.