Con due recenti determine, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha formalizzato le attese nuove regolamentazioni in riferimento alle scommesse sportive, focalizzando le novità in particolare sulle diverse classificazioni dei bonus ammesse e sul cosiddetto Errore quota. Un doppio intervento teso a chiarire, in maniera decisamente più approfondita, le varie opportunità offerte agli scommettitori da parte delle piattaforme specializzate.
Le nuove regolamentazioni dei Bonus e loro tipologie
Sono numerose le specifiche elencate dall’ADM in merito ai Bonus delle scommesse sportive. In primis la determina specifica quali sono le tipologie di bonus proponibili, che sono sostanzialmente tre, ovvero bonus con vincita ridotta, con vincita integrale e con vincita in bonus. Questi sono i bonus consentiti e specificati nella determina, dove si sottolinea in 100€ il limite di bonus utilizzabile.
Utilizzando invece un bonus attraverso le giocate tramite le scommesse telematiche, le modalità di accredito non subiscono variazioni, permanendo quelle già previste. Inoltre è da evidenziare che nel corso di un mese, per effettuare una scommessa a quota fissa il bonus erogabile non può andare oltre il 50% della differenza tra le vincite ed il netto.
La stessa determina dell’ADM ha fissato poi le regole relativamente all’importo che non può essere superato nei bonus elargibile per ogni «mese solare», stabilendolo nel 10%. Tale importo si ricava mediando i bonus stessi dei due mesi precedenti. Il documento ha poi anche precisato al meglio quale debba essere il rapporto tra l’imposta unica ed i bonus, rientrandovi nel calcolo sia le vincite che i bonus utilizzati.
Il nuovo disciplinare dell’ADM sugli Errori quota
Cosa si intende per errore quota? L’ADM specifica che si tratta di una indicazione errata della quota predisposta dal concessionario. Con l’esempio rendiamo probabilmente tutto più comprensibile: se un bookmaker, in un determinato match di calcio, stabilisce per una squadra una quota di 50.00 e invece per tutte le altre è previsto un intervallo tra 1.30 e 2.20, questo è un classico errore di quota.
Per quanto concerne l’errore quota, c’era stata peraltro anche una prima versione della determina, una sorta di testo pre-ufficiale, ma era riferito soltanto alle puntate pre-match e per questo motivo non era stata considerata particolarmente adeguata. Con il testo ufficiale invece l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha garantito una copertura praticamente completa e nello stesso sono ricomprese anche le scommesse live.
La stesura definitiva è avvenuta solo dopo una lunga serie di confronti tra dirigenti dell’ADM e vari incaricati degli operatori di gioco, anche per eludere al massimo i possibili ricorsi alle vie legali, riuscendo così a dare le più ampie garanzie sia agli scommettitori che agli operatori stessi. Nel caso si riscontri fondatezza dell’errore quota, l’ADM specifica nella sua determina che viene garantito il ricalcolo delle quote per tutti gli esiti pronosticati.