Secondo quanto si legge nel Conto Riassuntivo del Tesoro relativo ai primi sette mesi del 2024, reso pubblico dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), emerge un ruolo primario dell’industria del gioco pubblico. Ma c’è una voce in particolare, che si conferma un toccasana per l’Erario: i cosiddetti ‘apparecchi e congegni di gioco’, che concorrono per oltre l’84% del totale.
MEF, Conto Riassuntivo Tesoro: €3,85 mld dal gioco
Nel caso qualcuno cercasse di capire lo stato di salute dell’industria del gioco pubblico legale italiano, il Conto Riassuntivo del Tesoro può rivelarsi un’ottima cartina di tornasole. Il documento, reso pubblico dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), rivela il dettaglio delle entrate finite nel bilancio dello stato da varie tasse e imposte, relativamente ai primi sette mesi dell’anno solare 2024.
Tra il 1 gennaio e il 31 luglio dell’anno in corso, il settore del gioco pubblico ha portato all’erario un totale di 3,85 miliardi di euro sotto forma di varie tasse e imposte sulle attività di gioco. C’è però un dettaglio che merita attenzione: di questa cifra, ben 3,24 miliardi provengono dal prelievo erariale sugli ‘apparecchi e congegni di gioco’.
In questa definizione rientrano tutti gli apparecchi per soldi veri negli esercizi pubblici, dunque dalle slot al calcio balilla, ma è ovvio che la stragrande maggioranza di questi 3,24 miliardi provengano da slot, new slot e AWP. La cifra è così alta essendo il prelievo dovuto ai sensi della legge n.269 del 30 settembre 2003. In percentuale, rappresenta oltre l‘84% delle entrate totali dal settore.
L’erario e gli altri incassi dal gaming italiano
A proposito del settore del gambling italiano, sarà interessante vedere questi stessi dati una volta che il riordino del gioco online diventerà pienamente operativo con l’assegnazione delle nuove concessioni. In attesa di quel riassestamento e degli equilibri che ne conseguiranno, i dati del MEF ci dicono quanto l’industria si riveli fondamentale per l’erario in tanti dei suoi comparti.
Tra le altre voci che compongono i 3,85 miliardi di euro rilevati dal Conto Riassuntivo del Tesoro come totale degli incassi erariali dal settore del gambling legale italiano, ci sono 245,1 milioni da proventi dalle attività di gioco, 244,4 milioni dall’imposta unica su giochi di abilità e concorsi pronostici, voce quest’ultima che contribuisce anche con 44,5 milioni di diritto fisso erariale.
A questi si aggiungono 348,2 milioni di euro dalla ritenuta sulle vincite del gioco del lotto (6%), mentre i proventi dello stesso gioco contribuiscono per 718,6 milioni. Infine, altre voci rilevanti sono i 380,9 milioni provenienti dai canoni di concessione per la gestione della rete telematica che interessa gli apparecchi da divertimento, ma anche 347,8 milioni da due diverse imposte uniche su giochi di abilità e concorsi pronostici.