Gambling Commission: nuovo sistema di contrasto al gioco illegale

La lotta contro il gioco illegale è davvero di quelle senza quartiere, come si dice. In Gran Bretagna, la UK Gambling Commission ha annunciato nuove misure di contrasto contro gli operatori off-shore. Si tratta di una metodologia basata su dati e fatti, che aiuterà a identificare le situazioni di illegalità. Un ruolo importante sarà rivestito anche dai motori di ricerca.

Logo Gambling Commission, carte da gioco, fiches e delle manette

Stop illegalità nel gioco: dalla Gran Bretagna arriva un nuovo metodo

UK Gambling Commission: stretta sul gioco illegale

La Gran Bretagna alza l’asticella nella lotta contro il gioco illegale. La UK Gambling Commission ha annunciato una nuova metodologia di contrasto a questi fenomeni, con il doppio scopo da un lato di tutelare il business legale, dall’altro di proteggere i consumatori da esperienze potenzialmente negative. In tal senso, il nuovo sistema dovrebbe garantire una maggior precisione nell’identificazione delle sacche di illegalità.

Si tratta di un sistema basato esclusivamente su prove e dati certi, che consentiranno di identificare gli operatori off-shore, anche grazie all’incrocio dati con la National Crime Agency (NCA) e la collaborazione dell’HM Revenue and Customs (HMRC). Le misure saranno volte a identificare, sanzionare e possibilmente far cessare le attività illecite che, ogni anno, erodono milioni di sterline agli operatori legalmente autorizzati.

Un altro punto forte nella nuova metodologia annunciata dalla UKGC è la stretta collaborazione con i motori di ricerca. Lo scopo è quello di rimuovere contenuti legati a operatori illegali dai risultati dei principali search engine, tra cui ovviamente Google, ma anche Bing e Yahoo Finance. In programma ci sono anche collaborazioni con i provider di pagamenti digitali e con l’unità antifrode della polizia inglese (PIPCU).

Lotta al gioco illegale: la situazione in Italia

In Gran Bretagna si stringe dunque il cerchio sul gioco illegale, un argomento la cui importanza è stata rimarcata dal direttore della UKGC Andrew Rodhes. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza del ridurre al minimo i rischi potenziali per i giocatori, poiché molti operatori illegali prendono come target proprio i giocatori che si sono autoesclusi dalle piattaforme legali, dunque nettamente più vulnerabili. E da noi, come stanno le cose?

In Italia, si stima che il mercato del gioco illegale valga qualcosa come 25 miliardi di euro, con un mancato gettito erariale da circa 1,5 miliardi di euro annui. Numeri certo importanti e preoccupanti, su cui l‘attenzione degli ultimi governi è stata molto alta. Contrariamente agli ultimi due esecutivi, però, il Governo Meloni ha scelto una strada diversa.

Se la strategia dei Governi Conte e Draghi rischiava di danneggiare gli operatori legali con il divieto totale di pubblicità al gioco d’azzardo, l’esecutivo attuale ha convinzioni diverse, che sono apparse più chiare con il decreto di riordino del gioco online. Nel futuro ci sono maggiori tutele per i giocatori e intensificazione della lotta al gioco illegale, anche con l’aiuto di sistemi basati su Intelligenza Artificiale.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi