Un business enorme quanto del tutto illecito. In sintesi è questa, la situazione del gioco illegale in Italia, nonostante le attività di contrasto che Governo, ADM e Forze dell’Ordine mettono in campo. Secondo stime autorevoli, il giro d’affari complessivo del gioco illegale in Italia si aggirerebbe intorno ai 25 miliardi di euro, di cui una larga parte proveniente dal comparto online.
Gioco illegale: 25 miliardi di motivi per fermarlo
25 miliardi di euro sono tanti, tantissimi, al punto che si ha l’imbarazzo della scelta all’idea di cosa ci si potrebbe fare. Pensare che siano le dimensioni di un business sommerso come quello del gioco illegale fa rabbia. La cifra è il risultato di alcune stime, venute fuori da autorevoli fonti quali la Direzione Investigativa Antimafia, l‘Agenzia Dogane e Monopoli e Il Sole 24 ore.
Proprio il quotidiano di Confindustria ha pubblicato un articolo con questi allarmanti dati, che parlano di un business gigantesco, nonostante le attività di contrasto che le istituzioni mettono in campo. Ad esempio, negli ultimi 9 mesi l’ADM ha fatto chiudere 264 siti internet illegali, che in totale ammontano a quasi 10mila siti oscurati. Ma tutto ciò, evidentemente, non basta.
L’online è il cavallo di battaglia di un settore sommerso, che non porta un centesimo nelle casse dell’erario ma vale 25 miliardi di euro annui. Circa il 75% di tale cifra, pari a circa 18,5 miliardi, proviene appunto dalla rete. Come riporta la DIA, i siti offshore sono spesso carenti di informazioni e non tenuti al rispetto di limiti di puntata né di varie altre tutele.
La sfida del gioco italiano tra tutele e legalità
Cosa si può fare per arginare questo fenomeno? Alcune misure sono già state introdotte o intensificate dal Governo Meloni, e sono contenute nella proposta di riordino del settore giochi, all’interno della Legge Delega Fiscale approvata ai primi di agosto. Ci sono maggiori tutele per i minori e i soggetti deboli, ma anche misure più stringenti contro infiltrazioni criminali.
Le misure appena menzionate riguardano i vari adempimenti preliminari per la concessione e il rinnovo delle licenze, improntati a una trasparenza ancora maggiore, ma non è l’unico aspetto di maggior tutela della legalità che verrà perseguito. Accanto a ciò, andrà potenziata l’attività investigativa e di repressione del fenomeno del gioco offshore, sperando di arginare il più possibile le dimensioni del fenomeno.
Mettendo a confronto i volumi di affari, si ha più chiara l’idea del danno arrecato allo Stato. Nel 2022, il comparto online del gioco legale ha generato un volume di 70,5 miliardi di euro, mentre le stime di quello illegale sono appunto di 18,5 miliardi. In percentuale si tratta del 26,2% del business legale, che significherebbe un danno erariale di circa un miliardo di euro.