UKGC rivoluzionaria: nuove norme sicurezza, stop al cross selling

L’industria britannica del gioco d’azzardo, mercato enorme e da sempre guida per gli altri Paesi, ha fatto due enormi passi verso una maggiore sostenibilità. Apportate due modifiche essenziali al Gambling White Paper, che da un lato limitano fortemente il cosiddetto cross selling, dall’altro mettono fine alla politica dei bonus da rigiocare un numero indefinito di volte, prima di diventare prelevabili.

Logo Gambling commission

Svolta in UK: stop al cross selling e ai bonus da rigiocare troppe volte

Svolta UKGC: stop al cross selling?

La UKGC, United Kingdom Gambling Commission, ha annunciato importantissime novità per il Gambling White Paper. Prima di vedere cosa è successo, però, è il caso di capire cosa sia questo White Paper. Si tratta di un organismo varato dal Governo britannico circa due anni fa allo scopo di monitorare il settore e proporre eventuali cambiamenti o aggiustamenti.

Dopo due anni di consultazioni che hanno coinvolto rappresentanti dell’industria a vario titolo, da associazioni di consumatori agli stessi operatori, ma anche esperti provenienti da altri settori e dal mondo accademico, si è pervenuto a un aggiornamento delle linee guida. La prima scossa arriva da una decisa stretta alle possibilità di combinare più tipologie di gioco nella stessa offerta promozionale.

Questa opzione è nota con il termine di cross selling, che da anni è un po’ l’architrave del marketing nel settore. Dal 19 dicembre non sarà più possibile, ad esempio, offrire bonus per scommettere e free spins alle slot online all’interno della stessa promozione. UKGC ha detto stop a queste pratiche perché è provato che facilitino comportamenti a rischio, da parte dei giocatori più fragili.

Niente più bonus con rigioco “impossibile”

L’altra grande novità introdotta in Gran Bretagna riguarda i bonus e i requisiti di scommessa. In sostanza, sarà vietato offrire bonus con requisiti di scommessa superiori a 10 volte l’importo erogato. In altre parole, questo segnerà la fine di quei bonus con requisiti di puntata molto difficili da completare, ovvero che richiedono di rigiocare la somma stabilita anche diverse decine di volte prima che diventino vincite prelevabili.

L’ispirazione alla base di questa e altre modifiche è quella di una maggiore trasparenza, richiesta anche nelle comunicazioni commerciali. Questo esempio potrebbe tornare utile anche alle nostre latitudini, visto che ci sono buone possibilità che venga abolito il divieto di pubblicità al gioco, dunque una sorta di autoregolamentazione potrebbe essere la strada da seguire anche in Italia.

Allo stesso modo, è interessante anche un altro principio alla base di queste modifiche decise dalla UKGC. Infatti, è stato emendato anche il Social Responsibility Code alla voce “Rewards and Bonuses”. Ciò che viene richiesto agli operatori è di evitare una “intensità di gioco eccessiva”. Secondo le ultime evidenze scientifiche, un’eccessiva esposizione anche temporale al gioco favorisce comportamenti a rischio.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi