Dal phishing in giù, le truffe online e i rischi con i minori

Nel mondo iperconnesso di oggi, si rischia di finire vittima di raggiri e truffe online praticamente sempre. Ciò avviene perché hacker e criminali sono sempre un passo avanti nell’uso delle tecnologie, ma anche perché utilizzano spesso i nostri figli come porta d’ingresso, approfittando di scarsi livelli di attenzione e prudenza. Scopriamo i principali pericoli e come rimanere lontani dai guai.

Ragazzo con cellulare in atteggiamento triste, che simboleggia le truffe online

I diversi tipi di truffe online che possono colpire noi e i nostri figli

Phishing & Co: le truffe online che mirano i giovani

Tenersi aggiornati sui pericoli delle truffe online non è semplice nemmeno per i molti di noi che frequentano abitualmente l’ambiente di internet e dei social, ma ci sono sicuramente delle categorie più a rischio di altre. Spesso, anche nelle nostre pagine, si è parlato delle truffe agli anziani e di quanto siano infami, ma forse sottovalutiamo i rischi che corrono i giovanissimi.

Quando pensiamo a truffe note come il phishing e il ransomware, dovremmo imparare a moltiplicare i rischi ad esse connessi per il numero di giovanissimi o minorenni che abbiamo in casa. I nostri figli, infatti, rappresentano sempre di più delle occasioni per i malintenzionati, che li usano come porte d’ingresso per mettere a segno le loro minacce e i loro disegni criminali.

La bassa o inesistente soglia di prudenza che molti giovanissimi tengono nelle loro navigazioni in rete e sui social network è una sorta di “ventre molle” per la nostra sicurezza. Rispondere a una mail o un messaggino sui social network può dare il via al furto di dati personali, come nel caso del phishing, o addirittura può portare al blocco dei nostri dispositivi, con annesse richieste di riscatto.

Truffe online e minori: ecco come difendersi

Come difendersi, allora? In questa parte dell’articolo vi daremo alcuni consigli, basilari ma preziosi, su come evitare che noi o i nostri figli diventiamo vittime di hacker e criminali informatici. Prima di tutto va riconosciuto che, seppure con colpevole ritardo, i management dei social network stanno attrezzando delle difese per i più giovani. L’ultimo caso è quello di Instagram, che ha introdotto nuove restrizioni per i teenager.

Sono misure certamente utili, ma non illudiamoci che da sole possano bastare. Dobbiamo alzare noi i nostri standard di sicurezza informatica, cominciando da alcune soluzioni basilari. Innanzitutto, se si danno i dispositivi mobili in mano ai nostri figli quando sono ancora molto giovani, bisogna insegnare loro a non aprire allegati o collegamenti provenienti da sconosciuti, invitandoli comunque a consultare i genitori prima di farlo.

Inoltre, è buona abitudine mantenere gli account dei nostri figli privati, ovvero non ricercabili. E, per quanto riguarda i dispositivi, attivare l’autenticazione a due fattori. A ciò bisognerebbe affiancare un buon software di sicurezza anti malware o antivirus. Infine, educhiamo i nostri figli a fare attenzione a errori grammaticali o di ortografia nei messaggi o richieste di contatto da sconosciuti: sono indici quasi infallibili di un tentativo di truffa.

Domenico Gioffrè
Una delle cose che più adoro del mio lavoro è che in esso la forma è sostanza, in tutti i sensi. E per questo va ricercata, curata, coccolata.
Scritto da: Domenico Gioffrè