Una telefonata, o una presa di contatto da parte di uno sconosciuto che vi promette un posto di lavoro, è il trucco con cui si presenta la truffa del curriculum, messa in atto da individui che vogliono solo i vostri dati personali. Scopriamo come viene messa in atto, cosa si rischia diventandone vittima e come fare per evitare di cascarci.

Diffidare delle offerte di lavoro da sconosciuti è un modo per difendersi
Come funziona la truffa del curriculum
Tutto comincia con un “Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum”. Parliamo della cosiddetta truffa del curriculum, che sta prendendo piede negli ultimi tempi e che rischia di mietere molte vittime. Una voce automatica invita a prendere parte a una conversazione in chat. In seguito, su WhatsApp, prende forma la truffa vera e propria, la frode telefonica che sta tenendo banco su tutti i social network.
Una volta avviata la chat, un interlocutore che si propone come rappresentante della stessa azienda interessata o di un’agenzia del lavoro, alletta la vittima con delle proposte di lavoro, solitamente effettuate direttamente da casa o da smartphone e che dunque consentono piccoli guadagni a fronte di pochissimo impegno. Il problema è che poi si viene invitati a cliccare su un link.
Questi link possono portare a dei video di Youtube che mostrano casi di fantomatica gente che, grazie a questi finti datori di lavoro, ha guadagnato dei soldi. La vittima viene quindi inondata di screenshot presi da PayPal, per convincerla che guardando video e mandando screenshot si possono davvero guadagnare dei soldi. In altri casi, si chiedono moduli da compilare, che poi finiscono per regalare i vostri dati personali a chissà chi.
I consigli della Polizia Postale: come difendersi
Diversamente da altre truffe telefoniche, questa truffa del curriculum arriva da numeri telefonici italiani, dunque infonde tendenzialmente molta più fiducia. Anche per questo, e per il numero sempre più alto di casi registrati, la Polizia Postale ha diffuso un comunicato per mettere in guardia i cittadini da questa e altre nuove truffe online. Andiamo allora a vedere cosa fare per evitare guai.
Il primo consiglio, che è valido anche per altri tipi di frodi, è quello di diffidare di cose troppo “facili”, siano essi guadagni, vincite o lavori. Chi ve le propone ha sempre un secondo fine, che generalmente è quello di rubare i vostri dati personali o, in casi peggiori, furti di identità o di dati sensibili come codici bancari o di carte di credito.
Ad ogni modo, ricordando che chi è davvero intenzionato a offrirvi un lavoro non fa telefonate con voci automatiche, vanno tenuti a mente anche altri consigli. Non fornite mai informazioni personali a sconosciuti, al telefono o in chat. Ove possibile, verificate contattando direttamente l’azienda o l’agenzia del lavoro menzionata dal finto benefattore. Infine, in caso di presunta truffa, è sempre il caso di inviare segnalazioni alla Polizia Postale.