Pasqua è sempre un periodo di festa e, anche per la sua concomitanza con la primavera e le frequenti belle giornate, è un momento in cui si tende a viaggiare spesso. Per tale ragione, è il caso di fare molta attenzione alle frodi, come le truffe a Parigi e Vienna. Vediamo di scoprire insieme cosa evitare a Parigi e Vienna.

A Pasqua si viaggia ma occhio alle truffe, ad esempio a Parigi e Vienna
Cosa evitare a Parigi
Per le vacanze di Pasqua, alcune città europee sono letteralmente prese d’assalto dai turisti. Anche per questo, fioccano frodi come alcune note truffe a Parigi e Vienna. Si pensi ad esempio alla capitale francese, una delle più famose e frequentate al mondo e questo periodo dell’anno è sempre tra i preferiti, in particolare dagli italiani. Vediamo allora cosa evitare a Parigi.
Ci sono delle truffe più tradizionali, diciamo così, mentre altre sono più nuove e insidiose. La cosiddetta truffa del braccialetto è una sorta di evergreen, segnalata da molti anni eppure ancora presente. Ad esempio, può capitare che in luoghi celebri come Montmartre veniate avvicinati da un tizio che offre un braccialetto gratuito. In breve, inizierà a chiedere soldi in modo insistente o addirittura minaccioso.
L’attenzione deve essere alta anche di fronte a giovani, spesso donne, che vi chiedono di firmare per una causa nobile. Si tratta della truffa della petizione, utilizzata per distrarvi e magari rubare portafogli oppure oggetti di valore. Un altro evergreen è la truffa dei finti mendicanti, che si propongono con cartelli commoventi e a volte anche esibendo documenti falsi, ovviamente spillando denaro ai turisti.
Cosa evitare a Vienna
Oltre a Parigi, c’è un’altra capitale europea che è una città bellissima e frequentatissima un po’ tutto l’anno, ma che ovviamente diventa una destinazione molto amata anche a Pasqua. Parliamo di Vienna, città famosa per parchi come il Prater, ma anche per i suoi teatri e le sue sale da concerto. Infatti, non sarà una sorpresa scoprire la prima voce tra le cose da evitare a Vienna.
Parliamo della cosiddetta truffa dei falsi biglietti, o meglio falsi venditori di biglietti per concerti. Occhio, perché potreste imbattervi in individui vestiti con costumi storici che propongono ai turisti biglietti per sedicenti concerti esclusivi, spacciati per esecuzioni di alto livello e dal costo molto alto, ma invece organizzati da figuranti oppure orchestre amatoriali. Ma questo è solo il più “pittoresco” dei pericoli viennesi.
Se avete intenzione di fare un giro nei caratteristici tram della città, potreste imbattervi nel cosiddetto “Vienna Ring Tram”. Si tratta di una truffa che propone un giro sulla Ringstrasse, ma a prezzi molto più alti di un normale tram che fa lo stesso giro. Attenzione infine ai ristoranti. Alcuni si presentano come tradizionali, ma propongono prezzi esorbitanti per prodotti di qualità molto spesso mediocre.
Difendersi dalle truffe durante il ponte di Pasqua
Quelli che avete appena letto sono solo alcuni dei casi di frodi più comuni, in cui ci si può imbattere in queste due città europee. In generale, quando si viaggia, è il caso di seguire una serie di consigli di base sempre molto utili, come ad esempio quelli della Polizia e di Airbnb, validi per un po’ tutte le destinazioni.
Per quanto riguarda invece le truffe su Parigi e Vienna, ecco alcune dritte. Per la truffa del braccialetto, l’unica arma efficace è quella di non fermarsi e di allontanarsi più in fretta possibile da quegli individui. Analogamente, al netto delle proprie generosità ed empatia, è il caso di diffidare dai mendicanti che appaiono sospetti, ma anche non fermarsi a firmare petizioni per strada non è una cattiva idea.
Riguardo infine a Vienna, la soluzione sui possibili biglietti per finti concerti esclusivi è semplice: individuare gli eventi sui siti ufficiali e acquistare lì i tagliandi, spendendo il giusto. Un altro bel risparmio sarebbe quello di fare il giro sui tram pubblici della Wiener Linien, molto più a buon mercato. Infine, è una buona idea cercare ristoranti e pasticcerie meno “centrali”, magari su consiglio della popolazione locale.