Sorpresa: la Gen Z è quella più colpita dalle truffe online

Si è portati a pensare che le truffe, in particolare quelle online, abbiano nelle persone un po’ più in là con gli anni delle vittime preferenziali. Non è così, infatti uno studio effettuato dagli esperti di cybersecurity di Trend Micro evidenzia che diverse tipologie di frodi hanno nella cosiddetta Gen Z il target principale. Essere nativi digitali non mette al riparo dalle brutte sorprese.

Ragazzo al telefono sconsolato e simbolo di allarme

Secondo Trend Micro, la Gen Z è la più esposta alle truffe online

Alla Gen Z le truffe online fanno molto male

Le nostre vite sono costellate di “bias”, ovvero di convinzioni errate che ci portiamo dietro anche a lungo, prima di renderci conto che sono sbagliate. Uno dei più recenti bias riguarda i cosiddetti nativi digitali, ovvero le persone nate in un’epoca in cui le tecnologie – internet su tutte – erano già presenti, e che quindi avrebbero una naturale predisposizione per il loro utilizzo e quello di strumentazioni come computer e dispositivi mobili.

Non è così, o meglio non sempre. Uno studio di Trend Micro ha svelato che le più frequenti vittime di alcune truffe online sono proprio i componenti della cosiddetta Gen Z. Si definiscono così i nati tra la seconda metà degli anni ‘90 e la metà degli anni ‘10 del nuovo millennio, orientativamente tra il 1995 e il 2015.

La maggiore dimestichezza con gli strumenti digitali non costituisce dunque solo un vantaggio, ma presenta anche un rovescio della medaglia. Pertanto, poiché la Gen Z ha tendenzialmente una fiducia maggiore nel mondo digitale e le sue interazioni, sviluppa anche una maggiore facilità a cadere vittime di truffe da shopping online, ma anche di truffe da investimenti o finti annunci di lavoro.

Le frodi online e la pericolosità per fasce di età

Le truffe online sono in continua e spaventosa espansione, tanto che risulta sempre di fondamentale importanza tenere sempre a mente i consigli delle forze dell’ordine per tutelare i vostri dati quando navigate in rete. Ad ogni modo, lo studio di Trend Micro è importante perché identifica le ragioni che provocano più facilmente vittime in una determinata fascia di età. I giovani della Gen Z cadono più facilmente nelle tipologie menzionate anche per una certa mancanza di “filtri”.

Le persone più adulte hanno una naturale diffidenza verso lo strumento digitale che alla Gen Z manca, rendendola dunque propensa ad accordare fiducia a tutto ciò che viene da canali che sono soliti frequentare. Dove invece i più giovani cadono più difficilmente è nelle truffe romantiche, area che rimane prerogativa di vittime più “boomer”, più anziane che magari hanno carenze affettive o gravi perdite alle spalle.

C’è poi un aspetto che fa riflettere sulle truffe finanziarie e le fasce di età colpite. Qui Trend Micro identifica un’area di fragilità per la Generazione Y, quella che precede la Z. Parliamo dei cosiddetti “Millennials” ovvero i nati tra il 1980 e il 1995, e la ragione che li rende fragili è la pressione economica a cui sono sottoposti, ad esempio per il pagamento di mutui o prestiti vari.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi