Il blackjack è amatissimo, tra i più popolari giochi di carte nei casinò e, forse anche per questo, oggetto di alcune delle più geniali truffe: storie di persone o gruppi che hanno cercato, nel tempo, di far fessi i casinò. Missione, quest’ultima, divenuta oggi quasi impossibile per le numerose contromisure messe in atto. Ecco le più famose truffe al blackjack.
21 vittoria grande baldoria: storia del MIT Team
Se esiste la definizione stessa di “truffe al blackjack”, ciò si deve a quanto, fra il 1980 e i primi anni ’90, riuscirono a combinare i membri del famoso MIT Team. Questa squadra, divenuta celebre con il nomignolo esteso di “MIT Blackjack Team” e che ispirò il film “21”, nacque a Cambridge (USA) nel 1979, su iniziativa di un giocatore professionista di blackjack.
Costui reclutò uno studente del Massachusetts Institute of Technology che frequentava il suo corso, sul blackjack, per una trasferta ad Atlantic City, che da poco aveva legalizzato il conteggio delle carte nei casinò. Da lì una serie di sessioni vincenti, incontri e reclutamenti, per un team che, dal 1980 a inizi anni ’90, ha imperversato nei casinò di mezzo mondo.
Negli anni, il team è cambiato spesso in numero e componenti, poiché alcuni venivano scoperti e bannati. Il MIT Blackjack Team ha avuto un numero variabile di membri, da 7 a 80. Secondo le stime di alcuni esperti, considerando una media di 25 persone giocare 3 giorni a settimana per 20 anni, si arriva a circa 2,9 milioni di dollari di profitto totale all’anno.
Ma il conteggio delle carte è truffa o abilità?
Il successo del MIT Blackjack team si basa fondamentalmente sulla grande abilità dei suoi membri nel conteggio delle carte. Ma qui occorre fare un passo indietro: contare le carte a blackjack è davvero considerabile come una truffa? Le opinioni in proposito sono diverse. In alcuni stati la pratica è vietata se effettuata in gruppo, ma non se a farlo è un singolo.
Non va però dimenticato che le case da gioco hanno ampia discrezionalità su eventuali divieti di ingresso a giocatori ritenuti pericolosi per quella che è a tutti gli effetti un’abilità e non un reato, un talento più che una truffa. E, infatti, quello del MIT Team è il più celebre caso nella storia di “truffe al blackjack”, ma certo non l’unico.
Un altro nome leggendario è quello di Don Johnson. Nel 2011, questo giocatore high roller sbancò addirittura 3 casinò di Atlantic City, ai tavoli di blackjack: 6 milioni di dollari al Tropicana, 5 al Borgata e 4 al Caesars. Il segreto? Secondo lui dovuto a 2 fattori: la profonda conoscenza della strategia di base e la serenità nell’accogliere le sconfitte.