Gli ideatori di truffe hanno avuto un insperato aiuto dal progresso scientifico, e in particolare dall’intelligenza artificiale. I raggiri sono sempre più sofisticati e tra le vittime ci sono anche diversi VIP. Scopri quali sono i personaggi famosi colpiti, quali sono le truffe che stanno maggiormente prendendo piede e alcuni consigli di base per difendersi da usi spregiudicati di IA.
Deepfake, la minaccia che non risparmia nessuno
Quando un fenomeno colpisce persone famose, è più facile che se ne parli e che così si diffondano informazioni utili. Allora forse bisogna in qualche modo ringraziare, gente come Tom Hanks e Mara Venier, che sono caduti vittima di truffe di ultimissima generazione, denunciando l’accaduto e mettendo dunque potenzialmente in guardia milioni di persone da raggiri che possono ingannare davvero tutti.
In questo caso si parla di deepfake, termine coniato nel 2017 e che letteralmente significa “falso profondo”. Il deepfake è una tecnica di sintesi dell’immagine umana, possibile grazie all’intelligenza artificiale che, partendo da immagini o video reali, riesce a ricreare situazioni verosimili, ma totalmente false. Le ultime vittime di tale tecnica sono stati due VIP di cinema e televisione.
Tom Hanks si è ritrovato a fare suo malgrado da testimonial a una cura dentale, da parte di un’agenzia che ha ricreato con l’intelligenza artificiale un volto identico al suo. Hanks ha denunciato la cosa sui social e così ha fatto anche Mara Venier per una vicenda simile: la popolare conduttrice si è ritrovata con Elon Musk (finto anche lui) su una pubblicità di pseudo investimenti monetari.
Truffe con Intelligenza Artificiale: che fare
Il deepfake è un pericolo davvero grosso per tutta la popolazione. Lo dimostra indirettamente un’istituzione importante in Italia come il Garante per la Protezione die Dati Personali, che ha pubblicato una guida informativa sui rischi che tale tecnologia comporta. Tuttavia, il deepfake non è certo l’unica truffa resa possibile – o quantomeno facilitata – dal progresso dell’intelligenza artificiale.
Si pensi anche alle banali mail di phishing, che un tempo erano riconoscibili abbastanza facilmente da grossolani errori grammaticali o di sintassi. Oggi, grazie ad applicazioni popolarissime come ChatGPT, è possibile creare testi praticamente perfetti. Va anche detto che OpenAI, l’ente no profit proprietaria di ChatGPT, ha implementato delle protezioni per impedire usi indiscriminati o apertamente criminali dell’applicazione.
Tornando al deepfake, va precisato che non esiste solo la versione video, ma anche quella audio che non è meno spaventosa. L’intelligenza artificiale può sintetizzare la nostra voce anche ascoltandone non più di 30 secondi, con le conseguenze che si possono immaginare. I consigli sono sempre quelli: non cascarci, non cliccare sui link dell’e-mail, usare password sempre uniche (ad esempio ricordi d’infanzia).