Nel panorama, che purtroppo è sempre molto ricco, di inganni e raggiri, stanno rapidamente guadagnando diffusione le cosiddette truffe dei sondaggi. Sono molto subdole, perché provano a replicare siti di grandi marche che offrono fantomatici regali per la partecipazione a finte indagini di mercato. Vediamone le caratteristiche, come riconoscerle e come evitare di trovarsi nei guai, o magari proprio derubati.
Truffe dei sondaggi: come funzionano
La nuova minaccia è stata recentemente portata alla luce da aziende esperte di cybersecurity, che monitorano costantemente le attività che si svolgono sul web e le relative potenziali minacce. Il problema riguarda alcuni tipi di raggiri che in gergo si definiscono “truffe dei sondaggi”. Si chiamano così proprio perché i criminali informatici si mascherano dietro finte indagini di mercato.
La leva, come spesso accade, è quella del denaro. Si riceve una richiesta di partecipare a un sondaggio, generalmente un’indagine di mercato da parte di una grande marca, o comunque un brand ben riconoscibile, che pagherebbe un fantomatico premio in denaro per ricompensarvi del tempo dedicato alla presunta indagine. Se ci si casca e si clicca sul link proposto, è la fine.
Grazie a espedienti informatici e trucchi come quello che viene definito “traffic cloaking”, i criminali riescono a farvi atterrare su un sito che apparentemente è legato al brand utilizzato come facciata. Con i vari redirect che impiegano diversi secondi, i nostri dati sono nel frattempo scandagliati dai sistemi truffaldini: e-mail, indirizzi IP, magari recapiti telefonici e dati di carte di credito.
Come vengono usati i nostri dati e come difendersi
Si tratta di un allarme da prendere molto seriamente, così come avviene per tutti i tentativi di raggiri tramite web a cui si può essere esposti usando il PC, ma anche il cellulare, nel caso ad esempio delle pericolose truffe tramite spoofing telefonico. Il furto dei nostri dati, anche quelli che non ci portano direttamente un danno economico, è comunque pericolosissimo per una serie di ragioni, che andiamo ad elencare per fare chiarezza.
Accettando di partecipare a una finta indagine di mercato con lo specchietto per le allodole di un premio in denaro o di altra natura, ci esponiamo a dei potenziali disastri non solo se commettiamo il banale errore di fornire i dati della carta di credito per presunti pagamenti di prova. Il problema è che tutti i nostri dati sensibili sono vendibili o utilizzabili fraudolentemente.
Generalità vendute sul dark web o usate per registrare a nostro nome acquisti che non abbiamo mai fatto, sono scenari frequenti. E c’è un unico modo, per difendersi da questi finti sondaggi: non parteciparvi. In caso contrario, andate subito alla Polizia Postale. Ma dovreste sempre ricordare una grande verità: se qualcosa vi viene offerto “gratis”, vuol dire che il “prodotto” siete voi, oppure che è una truffa.