Lisa Di Berardino, vicequestore della Polizia Giudiziaria di Milano e grande esperta di truffe informatiche, ha lanciato un allarme su un potenziale nuovo rischio: quella dei bonifici istantanei. La pratica di per sé è una grande comodità per milioni di utenti, ma nasconde anche delle insidie che non possono essere sottovalutate, perché espongono a rischi non indifferenti di truffe online.
Truffe informatiche: occhio ai bonifici istantanei
L’evoluzione scientifica e tecnologica porta migliorie nel nostro vivere quotidiano, ma alcune di esse possono nascondere insidie. Si pensi alle tempistiche dei bonifici, ad esempio. Una volta servivano alcuni giorni di tempo, perché il denaro inviato arrivasse a destinazione, mentre oggi bastano pochi istanti. I bonifici istantanei sono indubbiamente una gran comodità, ma non sono privi da rischi e insidie.
Ce lo ha ricordato Lisa Di Berardino, vicequestore attiva come responsabile della sezione di Polizia Giudiziaria, presso il tribunale di Milano. Di Berardino, che è tra i massimi esperti in Italia di truffe informatiche, ha lanciato l’allarme sui rischi che comporta l’abbattimento delle tempistiche di trasferimento di denaro tra i classici bonifici ordinari e strumenti moderni come quelli istantanei.
Il rischio principale è costituito dallo scarsissimo margine che rimane ai reparti antifrode, per effettuare le opportune verifiche e scongiurare tentativi di truffa. Non solo, perché in base all’attuale norma, per restituire il denaro alla vittima di una potenziale truffa, è necessario il consenso di chi riceve il bonifico, ovvero lo stesso truffatore. Un possibile doppio danno, dunque, con la vittima che verrebbe beffata due volte.
Come scongiurare le truffe sui bonifici istantanei
Di malintenzionati che cercano di rubare i nostri soldi è purtroppo pieno il mondo, e le tipologie di truffe sono molteplici. Si pensi al cosiddetto spoofing, ovvero a quella tecnica che permette ai truffatori di fingersi dipendenti della nostra banca. Ci sono poi il più classico phishing e modalità più recenti ma altrettanto diffuse, come le truffe romantiche.
Lo strumento spesso utilizzato da questi truffatori è quello del money mule, che si attiva nel momento in cui diamo il consenso a trasferire soldi da un conto a un altro. Questi “conti mulo” vengono poi usati per altre operazioni, ovviamente illecite. In generale, la Polizia Postale parla di 17mila frodi denunciate nel 2023, per un valore di circa 140 milioni di euro.
Tornando alle possibili truffe sui bonifici istantanei, la vicequestore Di Berardino fa anche delle proposte per arginare o stoppare il problema. Servirebbe innanzitutto togliere il ridicolo obbligo di consenso alla restituzione del denaro da parte del truffatore, ma soprattutto occorre un “cooling period”, ovvero un periodo di sospensione del denaro inviato, per consentire le opportune verifiche ed eventualmente procedere a bloccare i pagamenti.